Allerta oculisti per la cheratite,infezione da cattivo uso lenti

'Curarla oggi finalmente si può ma è meglio prevenirla'


C'è una grave infezione oculare parassitaria, rara ma subdola e dolorosa: è la cheratite da Acanthamoeba, che rappresenta una seria minaccia per la vista, soprattutto per coloro che, praticando sport acquatici o attività natatorie, fanno contestualmente un uso improprio di lenti a contatto. Questi dispositivi medici, se utilizzati scorrettamente, sono infatti la causa prevalente (nell'85% dei casi) della contrazione di questa infezione la cui virulenza, se non diagnosticata tempestivamente e contrastata, può condurre perfino alla perdita della vista. Prevenzione, diagnosi precoce e terapia mirata sarebbero le uniche vere ed efficaci armi di difesa, ma i sintomi iniziali sono aspecifici e i clinici non sempre sono nelle condizioni di identificarli tempestivamente.
    Se ne è parlato in occasione del Dialogue Meeting tenutosi oggi promosso dalla rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief e organizzato in collaborazione con l'Alleanza per l'Equità di Accesso alle Cure per le Malattie Oculari.
    "Aumentare la conoscenza della patologia e la consapevolezza dei rischi ad essa connessi, ribadire il ruolo centrale della prevenzione, dare enfasi all'importanza di accedere a diagnosi precoce e alla nuova terapia mirata, stimolando contemporaneamente articolate e diffuse azioni informative sul corretto uso delle lenti a contatto" sono gli obiettivi indicati.
    "Oggi, è disponibile il primo farmaco, frutto della ricerca italiana, specificamente indicato per la patologia - ha affermato Paolo Rama, consulente del Policlinico San Matteo di Pavia e specialista delle malattie della cornea - e in Italia, diversi centri sono in grado di effettuare una diagnosi microbiologica di Acanthamoeba". Fondamentale, secondo gli esperti, anche proporre campagne mirate di sensibilizzazione, coinvolgendo ottici, farmacisti e oculisti ambulatoriali.
    Durante l'evento hanno dato la propria testimonianza di pazienti, raccontando la propria storia, due giovani: la pentatleta Alice Sotero e Alvise Callegari, che ha realizzato il sito web https://www.acanthamoeba.org , grazie al quale i pazienti possono raccontare le proprie esperienze, acquisire informazioni.
   

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