Manovre salvavita, cosa fare o evitare in caso di malore

'Non estrarre mai la lingua. In altri casi massaggio cardiaco'


Non tentare mai di aprire la bocca per cercare di estrarre la lingua e utilizzare un defibrillatore o praticare il massaggio cardiaco. A fare chiarezza sulle manovra salvavita più opportune, al centro dell'attenzione dopo il malore del calciatore della Fiorentina, Edoardo Bove, è Oriano Mecarelli, presidente della Fondazione Lice (Lega Italiana Contro l'Epilessia). "Quando per problemi cardiaci (arresto del ritmo, fibrillazione ventricolare, etc) il sangue - spiega - non arriva più al cervello si perde conoscenza e si possono avere anche piccole scosse cloniche agli arti. Anche nella più semplice sincope vaso-vagale (lo "svenimento") si cade a terra e si possono verificare scosse. In quel caso il cuore riprende a battere abbastanza rapidamente e la coscienza si recupera; non c'è nessuna manovra da fare". Ma se il cuore si ferma o smette di battere più a lungo occorre intervenire immediatamente, o con il massaggio cardiaco, o con l'applicazione del defibrillatore. Chi assiste all'evento, che spaventa molto, invece pensa subito a "disostruire" la bocca, come se questo fosse sufficiente a far riprendere del tutto il malcapitato. "L'opinione popolare è che la lingua in queste situazioni cada all'indietro, fino ad ostruire la trachea.
    conoscenza questa del tutto errata". E' invece fondamentale disostruire le vie aeree quando un corpo estraneo blocca completamente il passaggio dell'aria, praticando la manovra di Heimlich. Questa manovra consiste nel comprimere il diaframma di persone coscienti, spingendolo verso l'alto, in modo da causare un colpo di tosse (determinato artificialmente dal violento aumento della pressione intratoracica) e la conseguente espulsione del corpo estraneo".
   

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