Parkinson, al via la nuova campagna 'Oltre il tremore'

E' il sintomo più noto, ma ne esistono oltre 40


Al via la nuova campagna istituzionale della Confederazione Parkinson Italia, dal titolo "Parkinson: oltre il tremore, una malattia che è cento malattie". Dedicata a chi convive con questa malattia è realizzata con il supporto di Zambon e il lancio è previsto in occasione della Giornata Nazionale della malattia Parkinson che si celebra il 30 novembre.

Il tema della campagna sta a indicare che l'impatto della malattia va oltre il tremore. Questo è il sintomo più conosciuto, ma ne esistono tuttavia oltre 40 che si combinano tra di loro in modo e con intensità differente in ogni persona. Ne possono risentire così anche l'umore, il sonno e la digestione, ma in tutti i casi emerge la voglia di reagire alla malattia.

 "Ad oggi la comunità medica identifica molteplici sintomi del Parkinson, che spaziano dalla rigidità muscolare, alla lentezza e al tremore a riposo fino agli effetti sull'umore, sul sonno, sulla digestione, sulla pelle e sull'olfatto. Una complessità di manifestazioni che rende difficile la diagnosi e la gestione quotidiana della malattia. Come medici - osserva Paolo Calabresi, ordinario di Neurologia all'Università Cattolica di Roma e direttore della Uoc Neurologia al Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs - siamo dunque chiamati ad aiutare le persone con Parkinson a trovare la chiave giusta per poter affrontare al meglio la propria situazione. In questo senso è molto importante che i pazienti continuino a coltivare passioni e relazioni".

In onda con le voci di Claudio Bisio e Lella Costa, la campagna racconta storie vere di coraggio dei pazienti. Tra questi, Carla. che si dedica all'arrampicata sportiva e Paolo che ha imparato a volare ovunque con il suo simulatore, mentre Valentina è diventata mamma e Massimiliano diffonde musica e idee nuove alla radio. "Ancora oggi c'è molta confusione sul Parkinson e si pensa che le sue uniche conseguenze siano i tremori, i problemi di movimento e di equilibrio - dichiara Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia - False convinzioni con cui io stesso mi sono scontrato quando, dopo la diagnosi, ho sperimentato le tante e diverse manifestazioni della malattia. Eppure, in questa molteplicità di situazioni c'è un minimo comune denominatore: la voglia di reagire e di perseguire i proprio obiettivi di vita e le proprie passioni. Da qui, la scelta di dar vita a una campagna istituzionale che grazie al racconto di storie vere di reazione possa rivelare i tanti, diversi volti del Parkinson e sfatare così i luoghi comuni che lo caratterizzano", conclude.
   

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