Il presidente brasiliano, Luiz
Inácio Lula da Silva, e la sua ministra della Salute, Nísia
Trindade, hanno annunciato l'anticipazione della campagna
nazionale contro la dengue in risposta al significativo aumento
dei casi nel paese, dove, nei primi otto mesi del 2024, si sono
registrati già oltre 5mila decessi e 6,4 milioni di contagi.
Il bilancio delle vittime di quest'anno è particolarmente
allarmante, dato che erano state 1.179 nel 2023 e 1.053 nel
2022. Secondo l'Oms, a maggio la nazione sudamericana contava
l'82% dei casi sospetti di dengue nel mondo.
"Ogni estate siamo vittime della crescita della febbre dengue
e di altre malattie. E stavolta, con l'evoluzione della
questione climatica che fa sì che il pianeta diventi più caldo,
abbiamo deciso di anticipare il lancio della nostra campagna",
ha spiegato Lula.
Tradizionalmente, le azioni anti-dengue si attivano nella
tarda primavera o all'inizio dell'estate (il Brasile al momento
è ancora nella stagione invernale). Tra le misure anti-dengue
suggerite da Lula anche l'adozione di nuove tecnologie, come la
produzione di zanzare sterili in laboratorio.
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