- SAN JOSE - Picco di contagi da 'mosca assassina' in Costa Rica: da quando il parassita (nome scientifico Cochliomyia hominivorax) è riapparso nel Paese, nel luglio 2023, sono stati registrati 4.729 casi e gli esperti avvertono di una maggiore proliferazione nei prossimi mesi favorita dalle piogge.
Delle infezioni totali segnalate, 22 riguardano esseri umani.
Secondo i dati del Servizio sanitario nazionale animale (Senasa), il picco è avvenuto nei bovini, con oltre 3.000 capi, che rappresentano il 75% degli animali colpiti. Seguono i cani, con il 15%. Mentre due giorni fa è emerso anche il primo caso di contagio fatale in un tapiro, un animale in via di estinzione nella nazione centroamericana.
Il contagio del cosiddetto 'verme-vite' ha origine quando la mosca deposita le sue uova in prossimità di una ferita e, ore dopo, compaiono le larve, che mangiano il tessuto fino a generare emorragie e danni agli organi vitali.
Víctor Montenegro, parassitologo della facoltà di Medicina veterinaria, teme che l'avvicinarsi del maltempo eleverà il numero di casi . "Nelle regioni con climi caldi, dove aumentano anche la pioggia e l'umidità, è favorito lo sviluppo di cicli parassitici", ha spiegato l'esperto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA