"Purtroppo tutte le previsioni del
Partito Democratico di Fano circa la drastica riduzione estiva
delle sale operatorie all'ospedale Santa Croce anche per
mancanza di medici anestesisti sono divenute realtà, smentendo
così le promesse del centrodestra, a partire da quelle fatte
dall'ex consigliere regionale e oggi sindaco della città Luca
Serfilippi". E' quanto dichiara il consigliere regionale del Pd,
Renato Claudio, che sulla questione ha presentato
un'interrogazione alla giunta regionale, sottoscritta da tutto
il gruppo dem, "per conoscere se è previsto l'immediato
ripristino delle sale operatorie chiuse e se c'è l'intenzione,
ed eventualmente con che tempi, di prevedere l'assunzione dei
medici anestesisti ad oggi non rimpiazzati".
"Il 29 maggio - si osserva -, infatti, in piena campagna
elettorale, quest'ultimo aveva annunciato pubblicamente che la
Regione Marche avrebbe assunto nuovi medici anestesisti per
evitare lo stallo nei blocchi operatori durante l'estate.
Analogamente, l'attuale direttore generale Ast 1, dichiarando
che non si sarebbe verificata nessuna chiusura delle sale
operatorie, aveva assicurato - viene ricordato dall'esponente
dem - che la struttura avrebbe garantito gli interventi di
tumore alla mammella nei tempi necessari al percorso di cura
delle pazienti prese in carico".
"La realtà racconta ben altro - sottolinea Minardi - : il
concorso espletato ha portato all'assunzione di un solo medico
anestesista e tre studenti specializzandi, un numero di
personale ben al di sotto della dotazione organica precedente e
comunque molto lontano dal fabbisogno effettivo. Tanto è vero -
aggiunge il consigliere regionale - che dal 3 giugno è stata
eliminata una prima sala operatoria, la cui chiusura programmata
durerà fino al 30 settembre, mentre dal 15 luglio è stata
soppressa l'attività di altre due sale. Ad agosto, poi, per tre
settimane è prevista la chiusura totale".
Gli effetti di tale scelte ricadono su molti reparti
ospedalieri: dalla Senologia alla Ginecologia, dalla Chirurgia
Day Surgery all'Oculistica e all'Otorino. Drammatica è
soprattutto la situazione della Breast Unit senologica, dove ci
sarà una diminuzione di 16 interventi al seno a settimana. Ciò
significa che, ogni settimana, 16 donne malate di cancro,
anziché essere operate, dovranno essere messe in lista
d'attesa". "E' tempo che il presidente Acquaroli e l'assessore
Saltamartini - conclude Minardi - diano risposte e mantengano
gli impegni, invece di continuare a scaricare le loro
responsabilità sul personale e sui reparti".
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