È in corso una recrudescenza del
morbillo e della pertosse. È l'allarme lanciato, in occasione
della Settimana mondiale dell'immunizzazione, dalla Società
italiana di Pediatria (Sip) che invita alla vaccinazione dei più
piccoli per tutte le malattie prevenibili con vaccino.
Dal 1° gennaio al 31 marzo 2024, ricorda la Sip, sono stati
notificati 213 casi di morbillo. Cinquantasei casi (26,3%) hanno
riportato almeno una complicanza, inclusi 23 casi di polmonite e
un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. "Le
alte coperture vaccinali sono l'unico strumento di difesa",
sottolinea la presidente della Sip Annamaria Staiano.
Il morbillo non è l'unica patologia prevenibile con la
vaccinazione a preoccupare. "Dall'inizio di quest'anno stiamo
assistendo ad una recrudescenza di casi di un'altra malattia
infettiva prevenibile con vaccino: la pertosse", aggiunge Rocco
Russo, responsabile tavolo tecnico vaccinazioni della Sip. "Si
tratta di una malattia infettiva che non conferisce una immunità
permanente, neanche dopo una prima infezione. Per cui bisogna
cercare di contrastarla con alti livelli di copertura vaccinale
nel corso del tempo, effettuando i dovuti richiami".
Insufficienti anche i bassi tassi di copertura per la
vaccinazione contro il Papillomavirus umano, virus responsabile
di infezioni che possono portare allo sviluppo tumori. Secondo
gli ultimi dati, relativi al 2022, "nelle ragazze nella coorte
più giovane (2010), che compivano 12 anni nell'anno di
rilevazione, è al 38,78%, mentre quello della coorte 2009
(compimento 13 anni nell'anno di rilevazione) è al 56,18%",
ricorda la Sip. Si tratta di valori "ben al di sotto della
soglia ottimale prevista dal Piano Nazionale di Prevenzione
Vaccinale (95% nel 12° anno di vita) con nessuna Regione o
Provincia Autonoma grado di raggiungere l'obiettivo", conclude.
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