"L'ambulatorio resterà chiuso dal
2/4 al 7/4/24 in seguito alle dimissioni del medico sostituto
causate dai ripetuti comportamenti maleducati e aggressivi
perpetuati sulla stessa dal primo giorno di inizio del suo
lavoro". E' il cartello apparso nello studio medico di Piazza
Venezia a Cortoghiana, frazione di Carbonia, nel Sulcis, dopo le
ennesime aggressioni verbali subite dai professionisti sanitari.
A lasciare l'avviso la dottoressa Michela Atzori, 49 anni e
titolare da due anni dello studio medico che conta 1500 pazienti
provenienti da diversi paesi del Sulcis.
"Sono in malattia per un mese dopo che ho subito
un'aggressione fisica in ambulatorio - racconta all'ANSA - ho
dovuto chiudere e non ho trovato subito un sostituto, ma solo
dopo 10 giorni. La collega, però,ha resistito dal 19 al 29 marzo
di fronte alle ripetute aggressioni verbali di alcuni pazienti".
Da qui la nuova chiusura dell'ambulatorio e la comparsa del
cartello che ha acceso il dibattito in città e sui social.
La dottoressa rientrerà al lavoro lunedì 8 ma teme che questi
episodi di maleducazione possano ripetersi, nonostante il
supporto ricevuto da Comune di Carbonia, Asl e carabinieri, che
hanno anche raccolto le sue denunce. Nel frattempo
l'amministrazione comune e l'Azienda sanitaria, che esprimono
solidarietà alla dottoressa e condannano "gli episodi di
violenza verbale e fisica" stanno preparando un'assemblea
pubblica per cercare di riportare la serenità nella piccola
comunità della frazione.
"Non è gusto che i medici siano costretti ad andare via. Io
vorrei proseguire a lavorare in quello studio ma ci sono stati
dei momenti in cui ho pensato di mollare tutto", conclude la
professionista.
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