La tessera sanitaria a punti sui
corretti stili di vita "non è stata compresa" secondo
l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso
che l'ha proposta nelle scorse settimane. "Abbiamo fatto anche
ieri pomeriggio una riunione con gli esperti della Bocconi e del
Politecnico di Milano. Non stiamo parlando di giocattoli o di
situazioni poco competenti. Prima dell'estate saremo in grado di
avere un progetto molto più concreto e preciso" che
"condivideremo con tutte le istituzioni" ha spiegato Bertolaso a
margine della conferenza stampa di 'Stai Sano', il progetto
dell'Università Statale di Milano per la cultura del benessere a
cui ha partecipato, tra gli altri, anche il rettore Elio
Franzini.
"Chi vuole fare la polemica quotidiana lo faccia, ne ha
diritto, siamo in democrazia" ha replicato alle critiche
Bertolaso, sottolineando che "chi ha la responsabilità del
governo deve avere anche il coraggio di adottare iniziative che
al momento non possono essere comprese, perché poi verranno
comprese da tutti" e la capacità "di non essere miope e di saper
guardare oltre la punta delle proprie scarpe".
Perché la prevenzione "è un problema che riguarda tutta la
società del nostro Paese - ha concluso -. Dobbiamo garantire una
consapevolezza: solo attraverso una prevenzione seria si riesce
ad avere una possibilità di vita non solo più lunga possibile,
ma anche più sana possibile. Che senso ha vivere fino a 100
anni, ma trascorrere gli ultimi 30 anni in un letto d'ospedale,
in una struttura per anziani o su una sedia a rotelle? Non ha
senso. Il nostro impegno deve essere quello di garantire la vita
più lunga possibile, ma anche più sana".
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