Risoluzione elevata per raggi X al polmone con meno radiazioni

Pubblicato uno studio condotto a Elettra Sincrotrone Trieste


Una ricerca multidisciplinare svolta a Elettra Sincrotrone Trieste ha dimostrato come, attraverso le caratteristiche uniche dei raggi X prodotti dalla sorgente Elettra, è possibile ottenere un miglioramento significativo delle immagini radiologiche del polmone rispetto a una Tac ospedaliera. Lo studio, coordinato da Giuliana Tromba di Elettra, è stato pubblicato sulla rivista European Respiratory Journal.
    Attualmente - informa una nota di Area science park - con le macchine Tac ad alta risoluzione più moderne, è possibile osservare dettagli del polmone umano fino al limite di circa 0,5 millimetri. Estendere la visibilità a dettagli più piccoli comporterebbe un aumento significativo della dose di radiazioni per il paziente. A Elettra un gruppo di ricercatori italo-tedesco ha dimostrato che, attraverso la tecnica innovativa del 'contrasto di fase', che sfrutta le caratteristiche peculiari della luce di sincrotrone, si può ottenere una visione del tessuto polmonare con risoluzioni effettive di 0,067 millimetri, cioè molto più elevate, con una dose di radiazione per il paziente ridotta di 2-3 volte rispetto alla Tac.
    Gli esperimenti sono stati svolti presso la linea di luce per la fisica medica Syrmep e su un modello animale, cioè polmoni di maiale. Con la nuova macchina di luce Elettra 2.0 attualmente in costruzione, che raggiungerà energie dei raggi X più elevate, questi studi potranno essere estesi ai pazienti degli ospedali del Friuli Venezia Giulia. La nuova tecnica permetterà di evidenziare i cambiamenti densitometrici e strutturali provocati dalle diverse patologie, riconoscendo la natura della lesione patologica più tempestivamente. "Il team di ricerca - ha spiegato Tromba - spera di poter presto mettere a disposizione della sanità triestina una modalità di visione innovativa delle alterazioni create al polmone dalle malattie gravi come i tumori e le fibrosi interstiziali polmonari". Il primo protocollo clinico di Tac polmonare sarà rivolto ai casi per i quali la diagnosi tradizionale lascia dubbi interpretativi.
   

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