La solitudine è una emergenza
sanitaria che puo' accorciare la vita, scatenare malattie, e va
combattuta. A dichiararlo per la prima volta in una risoluzione
ufficiale di un governo locale americano, e' stata la contea di
San Mateo nella splendida baia di San Francisco, in California.
Proprio dove si trova la ricca Silicon Valley, ma dove il 45%
dei residenti ha dichiarato di sentirsi solo.
San Mateo segue cosi' lo stato di New York, dove pochi mesi
fa e' stato istituito un 'ambasciatore onorario' per la lotta
solitudine. Lo stesso 'Surgeon General' americano, Vivek Murthy
- il capo esecutivo del 'Public Health Service Commissioned
Corps' e il portavoce delle questioni di salute pubblica nel
governo federale - aveva lanciato l'allarme sul crescente
"isolamento degli americani anche prima della pandemia",
ricordando che la solitudine e' una causa di morte prematura
'prevenibile' come il fumo.
L'Institute of Aging e altri studi hanno legato la solitudine
all'aumento dei rischi di diabete, alzheimer, alcolismo,
malattie cardiache e anche patologie autoimmuni come il lupus,
l'artrite reumatoide. La risoluzione della contea di San Mateo
punta allo stanziamento di 47 milioni di dollari per progetti
come la creazione di parchi per attivita' comuni, l'aumento dei
trasporti pubblici, l'istituzione di aspettative pagate per i
lavoratori di modo che passino piu tempo libero, la costruzione
di nuove biblioteche con attivita' sociali. Ma l'isolamento e'
in aumento in gran parte del globo. L'ultimo rilevamento della
Meta-Gallup sullo 'Stato globale di connessione sociale'
condotto in 140 paesi, ha dato risultati in qualche modo
sorprendenti: in media nel mondo il 24% delle persone
interpellate ha affermato di sentirsi isolate socialmente. In
testa ci sono alcuni paesi africani ed asiatici. In Usa a
livello nazionale il 17% degli americani soffre di solitudine. I
paesi in cui i cittadini si sentono piu' connessi sono Germania,
Russia, Ucraina, Svezia, Finlandia, Norvegia.
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