L'ospedale Molinette della Città
della salute di Torino sfiora il traguardo dei 4.000 trapianti
di fegato, ad oggi sono 3.993, e un record in Italia e in
Europa, come sottolinea l'ospedale stesso. L'esordio risale al
10 ottobre 1990, quando Mauro Salizzoni eseguì il primo
trapianto di fegato nell'ospedale, dopo essersi formato insieme
con tutta l'équipe alla Cliniques Universitaires Saint-Luc di
Bruxelles in Belgio. Un'attività che dai suoi albori è andata
sempre più consolidandosi, parallelamente alla crescita delle
attività di trapianto d'organo, in particolare di fegato, in
Italia. Condotto per 28 anni dal suo fondatore, il Centro
trapianto fegato di Torino è attualmente diretto dal 2018 da
Renato Romagnoli.
Nel 2023, anno in cui l'attività di trapianto d'organi in
Italia segnerà il suo record di sempre (con una previsione di
incremento del 15% rispetto all'anno 2022), il Centro trapianto
fegato di Torino infrange intanto tutti i record, raggiungendo
il traguardo dei 4.000 trapianti totali (primo in Italia e in
Europa) e abbattendo il suo precedente record stabilito nel
lontano 2005 di 166 trapianti di fegato eseguiti in un anno. Si
stima infatti che per la fine del 2023 verrà superato il muro
dei 180 trapianti di fegato in un anno, ovvero un trapianto ogni
due giorni (con un incremento netto del 25% rispetto all'anno
2022).
Dei 3.993 trapianti di fegato eseguiti fino a oggi alle
Molinette, si è trattato in 3.806 casi di pazienti adulti e in
187 casi di pazienti pediatrici. Fra questi, 16 trapianti di
fegato sono stati eseguiti da donatore vivente (12 casi adulti e
4 casi pediatrici) e otto trapianti sono stati eseguiti con
tecnica domino. In 144 casi si è trattato di trapianti di fegato
eseguiti con organi split, ottenuti dividendo in due parti un
fegato di un donatore cadavere. In 117 casi il fegato è stato
trapiantato in combinazione con altri organi, principalmente il
rene (96 casi), ma anche il polmone, il pancreas e il cuore.
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