E' stato seguito per la prima
volta alla Cardiochirurgia di Trieste l'impianto di un cuore
artificiale miniaturizzato, totalmente impiantabile in un
paziente affetto da cardiomiopatia dilatativa in fase terminale.
Questo dispositivo (L-Vad), informa l'Azienda sanitaria
universitaria giuliano isontina, ha la capacità di sostenere
meccanicamente la funzione del ventricolo sinistro nei casi in
cui questa sia severamente compromessa da una cardiomiopatia.
L'intervento è stato eseguito alcuni giorni fa con esito
favorevole. L'immediato decorso postoperatorio nel reparto di
terapia intensiva di Cardiochirurgia è stato regolare e il
paziente proseguirà il percorso riabilitativo nel reparto di
degenza, fa sapere l'azienda.
Si tratta di un intervento nuovo per il Polo cardiologico
dell'ospedale di Cattinara ed è frutto della collaborazione
dipartimentale tra la Cardiochirurgia diretta dal Enzo Mazzaro e
la Cardiologia di Gianfranco Sinagra, da anni centro di
riferimento nazionale ed internazionale per il trattamento dello
scompenso cardiaco.
Nell'ambito del trattamento a 360 gradi delle cardiomiopatie
caratterizzate clinicamente da uno stato di scompenso
cardiocircolatorio avanzato è stata introdotta quindi, a
completamento delle moderne cure di natura farmacologica ed
interventistica cardiologica, una terapia chirurgica il cui
scopo è sostenere meccanicamente la funzione del cuore sinistro
qualora gravemente compromessa.
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