"Al momento le terapie sono ancora
allo stato iniziale, sono state approvate negli Stati Uniti per
l'uso clinico ma ancora poche persone le hanno prese. per cui
l'entità degli effetti collaterali non è stata ancora stabilita.
Si sa che ci sono e sono anche molto pericolosi, quindi bisogna
stare attenti, molto attenti". Ma, "l'approvazione di due prime
medicine che modificano il corso della malattia sono una grande
novità dal punto di vista terapeutico". E' il commento alle cure
per l'Alzheimer di Michele Vendruscolo, professore di Biofisica
all' Università di Cambridge, che ieri ha tenuto la Lectio
Magistralis per l'inaugurazione dell'anno accademico della
Sissa, dal titolo "Verso una cura per il morbo di Alzheimer".
"I due anticorpi che sono stati approvati per uso clinico
negli Stati Uniti" rappresentano "il grande cambiamento del
passaggio da una situazione in cui non esistevano farmaci a una
in cui cominciano a esserci". In Europa l'Agenzia europea del
farmaco "non li ha ancora approvati, dunque non sono disponibili
in Europa, ma lo saranno oppure lo saranno medicine che avranno
un meccanismo d'azione simile nei prossimi anni. E' difficile
dare una scala dei tempi", sostiene Vendruscolo. Resta il fatto
che "per le persone l'Alzheimer non è più una condanna, ma c'è
la possibile di combatterlo".
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