Fondo italiano per la scienza, premiati 5 ricercatori Telethon

Su 17 progetti per le scienze della vita


Su 17 progetti di ricerca selezionati nell'ambito delle scienze della vita, cinque vanno ai ricercatori Telethon. E' l'esito del primo bando del Fondo italiano per la scienza (Fis), lanciato nel 2021 dal Ministero dell'Università e della Ricerca con uno stanziamento di 50 milioni di euro.
    Alla selezione per il primo bando hanno partecipato quasi 2000 progetti di ricerca. Per le scienze della vita sono stati premiati 17 progetti presentati da ricercatori di vari ospedali, centri di ricerca e università italiani. Tre di loro sono affiliati agli istituti di ricerca di Fondazione Telethon: Luigi Naldini, professore dell'Università Vita-Salute del San Raffaele e direttore dell'Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget) di Milano; Antonella De Matteis, professore all'Università Federico II di Napoli e responsabile del gruppo di ricerca in biologia cellulare e meccanismi di malattia dell'Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli, Mario Squadrito, ricercatore dell'Ospedale San Raffaele e project leader nell'Unità di ricerca sulla terapia genica mirata contro il cancro di SR-Tiget, Luca Scorrano, professore dell'Università degli Studi di Padova, e di Francesca Lavatelli, ricercatrice dell'Università degli Studi di Pavia.
    Il progetto del professor Naldini (finanziato con 1,5 milioni di euro) punta a sviluppare nuovi strumenti di editing genetico delle cellule staminali del sangue in grado di superare i limiti attuali delle strategie di terapia genica disponibili. Il dottor Squadrito (970 mila euro) si occuperà invece di mettere a punto nuovi modelli preclinici di metastasi del fegato, per studiarle meglio e sviluppare nuovi possibili approcci terapeutici basati su strumenti di ingegneria genetica. Antonella De Matteis ha analizzato il modo in cui il virus SARS-CoV-2 si replica all'interno della cellula ospite. Il progetto di Scorrano (1,5 milioni di euro) approfondirà lo studio dei punti di contatto tra i mitocondri. Infine quello di Lavatelli (840 mila euro), riguarderà la caratterizzazione delle alterazioni di una particolare classe di proteine (le catene leggere degli anticorpi) che possono portare ad accumuli patologici delle proteine stesse.
   

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