Cardiologo 'elettricista' traccia mappa per curare aritmie
Per prima volta usata nuova tecnologia al Mauriziano di Torino
(ANSA) - TORINO, 31 GEN - Nei giorni scorsi, per la prima
volta in Italia, presso la Cardiologia dell'ospedale Mauriziano
di Torino, è stata utilizzata su un 60enne una tecnologia
innovativa, chiamata Topera e già in uso all'estero, in grado di
mappare migliaia e migliaia di segnali elettrici che
attraversano l'atrio fibrillante. Riuscendo a localizzare i
punti nevralgici nascosti che sostengono l'aritmia, denominati
rotori, è stata possibile l'interruzione immediata dell'aritmia
di cui soffriva il paziente. La fibrillazione atriale è
l'aritmia più frequente che affligge milioni di italiani.
L'ablazione transcatetere è la metodica più efficace nel suo trattamento, ma può risultare non efficace in pazienti che ne soffrono per lungo tempo o hanno altre cardiopatie. Il 60enne operato al Mauriziano, trattato in passato con farmaci e con procedure ablative classiche, iniziava a dar segni di danno della funzione contrattile del cuore. A eseguire l'intervento il dottor Stefano Grossi, presso la Cardiologia diretta dalla dottoressa Maria Rosa Conte.
L'ablazione transcatetere è la metodica più efficace nel suo trattamento, ma può risultare non efficace in pazienti che ne soffrono per lungo tempo o hanno altre cardiopatie. Il 60enne operato al Mauriziano, trattato in passato con farmaci e con procedure ablative classiche, iniziava a dar segni di danno della funzione contrattile del cuore. A eseguire l'intervento il dottor Stefano Grossi, presso la Cardiologia diretta dalla dottoressa Maria Rosa Conte.
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