All'Humanitas prima protesi mitralica senza incisione chirurgica

E' la prima volta in Europa, intervento per via transfemorale


Per la prima volta in Europa è stata impiantata ad un paziente una protesi mitralica senza incisione chirurgica. L'intervento, per via transfemorale, è avvenuto all'Irccs Istituto clinico Humanitas di Rozzano, in collaborazione con un team internazionale isrealiano-americano, nel contesto di uno studio internazionale che coinvolge Mayo Clinic e Ohio Health.
    La valvola mitrale, che regola il passaggio del sangue ossigenato proveniente dai polmoni, può essere riparata o sostituita chirurgicamente. Per i pazienti ad alto rischio esistono delle tecniche mini invasive ma le valvole che sono disponibili per sostituzione percutanea richiedono un'incisione all'apice del cuore. "Questa procedura può comportare dei rischi, e la valvola può creare un'ostruzione dinamica all'uscita del sangue dal cuore, per cui circa il 70% dei candidati all'impianto di valvole transapicali viene valutato non idoneo - spiega Antonio Mangieri, cardiologo interventista di Humanitas -. Con la nuova protesi mitralica percutanea si minimizza il rischio di ostruzione del ventricolo e si riducono i tempi chirurgici e del recupero post-operatorio dal momento che la procedura viene eseguita attraverso un'incisione di solo un centimetro all'altezza dell'inguine che consente al paziente una mobilizzazione precoce rispetto ad un taglio all''apice del cuore".
    L'intervento dura tre ore circa e si svolge in sala di emodinamica in anestesia totale. Il paziente resta poi in terapia intensiva per 24 ore, sveglio, per il monitoraggio. Le dimissioni avvengono dopo circa tre giorni e sono previsti controlli a uno, tre, sei mesi dopo l'intervento. "Da subito è stato riscontrato un miglioramento della funzionalità cardiaca dei pazienti - spiega Bernhard Reimers responsabile della Cardiologia Clinica, Interventistica e UCC in Humanitas - confermato al follow-up a distanza di tre mesi. Lo studio andrà avanti con l'obiettivo di rendere questa tecnica disponibile a quelle persone che, per le condizioni del loro cuore, non possono sostenere altri tipi di interventi".
   

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