Uno dei lasciti dei due anni di pandemia è stata la consapevolezza di come la gestione, la prevenzione e la comunicazione della crisi siano indispensabili, anche e soprattutto in ambito sanitario. Come gestire 'eventi avversi', come interpretare 'eventi sentinella', come gestire il rapporto tra informazione scientifica e divulgativa nell'epoca dei social network, delle fake news, dell'infodemia? Sono interrogativi cui cerca di dare risposta il "Manuale di Comunicazione di crisi in sanità" (ed. The Skill Press) di Andrea Camaiora, giunto dopo quattro anni alla sua seconda edizione, grazie alla collaborazione di altri esperti, tra cui il medico e presidente di Aiop Lombardia, Dario Beretta, il giornalista Alessandro Boriani, l'avvocato Giovanni Costantino e il direttore generale di Fondazione Sanità Futura, Cristian Ferraris. Il volume affronta anche il tema del 'consenso informato', invitando a "non approfittare della pazienza del paziente", ma stimolando invece dirigenti sanitari e medici a cambiare il proprio paradigma a favore di nuovi modelli di interazione con il paziente stesso. Camaiora affronta anche altre questioni: come la necessità da parte del medico di adottare con regolarità alcuni accorgimenti comunicativi, primo fra tutti la tracciabilità delle informazioni rese al paziente, l'aggiornamento regolare delle cartelle sanitarie, la prova dell'avvenuto processo di informazione. Il libro affronta errori da evitare (no comment, incoerenza tra i messaggi), scarico di responsabilità, sviluppando suggerimenti (essere sinceri, dettare l'agenda, evitare arroganza e minimizzazione, citare fatti e circostanze, comunicare con regolarità), ma anche prestando attenzione a dinamiche quali lo stress e una certa diffidenza che caratterizza il rapporto tra personale sociosanitario e pazienti da ambo le parti.
Comunicare in sanità, modelli nuovi di interazione con i pazienti
Verso un diverso paradigma, essere sinceri e dettare agenda
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