(ANSA) - VERONA, 24 GIU - Un nuovo trapianto cardiaco a cuore
fermo - con donatore deceduto da oltre 20 minuti - è stato
eseguito nell'azienda ospedaliera universitaria di Verona. La
novità, rispetto al primo intervento con questa modalità
effettuato a Padova a metà maggio, sta nel fatto che i chiurughi
hanno potuto prelevare dal donatore ormai deceduto anche tutti
gli organi toracici e addominali (cuore, polmoni, reni, fegato),
reimpiantati poi con successo in 5 pazienti in attesa di
trapianto.
Il protocollo applicati dall'equipe veronese è lo stesso
messo a punto da Gino Gerosa, cardiochirurgo dell'Università di
Padova. Anche nel caso di Verona, il cuore del donatore aveva
smesso di battere da 40 minuti: è il tempo comprendente la fase
'pre-agonica' , di 20-25 minuti, e quella di osservazione, per
legge, 20 minuti, della cessazione dell'attività cerebrale.
I particolari dell'intervento saranno resi noti lunedì, 26
giugno, nel corso di una conferenza stampa nella sede
dell'Azienda ospedaliera universitaria di Verona.
Dalla 'prima' di Padova, sono stati effettuati finora negli
ospedali italiani 4 interventi di trapianto a cuore fermo, 2 a
Padova, uno a Verona ed un altro a Torino. (ANSA).
Nuovo trapianto a cuore fermo, espiantati anche altri organi
A Verona, da un paziente deceduto donati organi torace e addome
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