Lo svenimento, tecnicamente sincope o lipotimia è una breve perdita di coscienza conseguente alla temporanea riduzione dell’afflusso di sangue al cervello dovuta a dolore, sforzo, mancanza di cibo o stress emotivo, oppure dopo lunghi periodi trascorsi in piedi o seduti, soprattutto in ambiente surriscaldato. L’inattività fisica provoca un ristagno di sangue negli arti inferiori, riducendo la quantità di sangue che affluisce al cervello.
Lo svenimento provoca un notevole rallentamento delle pulsazioni cardiache, che riprendono la frequenza normale dopo poco e la persona svenuta si ristabilisce completamente in breve tempo. È un errore suggerire a qualcuno che si sente svenire di sedersi con la testa tra le ginocchia perché se sviene rischia di cadere.
Sintomi
- Breve perdita di coscienza con conseguente caduta.
- Polso rallentato.
- Pelle fredda, pallore e sudorazione.
Cosa fare
- Fate stendere la persona che si sente svenire. Sollevatele le gambe per migliorare l’afflusso di sangue al cervello. Osservatele il viso per rilevare i segni di ripresa.
- Fatele respirare aria fresca; se siete al chiuso chiedete a una terza persona di aprire una finestra, chiedete ai presenti di allontanarsi.
- Quando la persona si riprende, rassicuratela e aiutatela a mettersi a sedere. Se si sente nuovamente svenire, fatela sdraiare e tenetele le gambe sollevate finché non si riprende.
- Se il soggetto non si risveglia, aprire le vie aeree e controllare la respirazione. Applicare le procedure relative al soggetto in stato di incoscienza