• Che cosa è la fimosi?

    La fimosi è una condizione benigna e piuttosto frequente nel maschio, che si manifesta quando la pelle che ricopre il glande, chiamata prepuzio, va incontro a un restringimento di gravità variabile, così da impedirne lo scorrimento sia nello stato di flaccidità che in quello di erezione del pene.

  • E' frequente?

    Sì, è discretamente frequente. In alcuni casi la fimosi può essere presente fin dalla nascita, anche se nella maggior parte dei casi tende a comparire, magari dopo un normale sviluppo puberale, come conseguenza di scarsa igiene o di infezioni, le balanopostiti, che a loro volta possono determinare una sempre minore elasticità della cute che è per questo esposta più facilmente a ripetuti microtraumi e lacerazioni che peggiorano la condizione di partenza.

  • Come faccio a sapere se ho la fimosi?

    La diagnosi è piuttosto semplice ed il primo ad accorgersene è quasi sempre il paziente che nota l'impossibilità a far scorrere la pelle pr scoprire il glande non solo in eerezione ma anche, nelle forme più avanzate, quando il pene è flaccido. Spesso coesiste in questa condizione un cambio persistente del colore o della consistenza della pelle che può presentarsi arrossata, molto sensibile e pruriginosa, oppure, al contrario, biancastra, di consistenza aumentata e molto meno sensibile al tatto.

  • Quali sono le cause?

    La fimosi può essere congenita o acquisita. In quest'ultimo caso, oltre che per cause infettive o infiammatorie ripetute e protratte, può presentarsi come conseguenza del diabete o di una dermatite ad andamento cronico, il lichen sclerosus che, al pari della psoriasi o della sclerodermia, sembra riconoscere una causa autoimmunitaria. È importante tuttavia sottolineare ancora una volta che questa condizione non è infettiva o pericolosa: causa unicamente un progressivo disagio e fastidio locale sia per l'inestetismo dovuto al cambio del colore della pelle sia alla sua sempre minore elasticità. L'unica soluzione è quella chirurgica con asportazione del tratto di cute alterata.

  • Comporta delle conseguenze per la sessualità?

    In primo luogo le condizioni infiammatorie presenti sul prepuzio possono indurre analoghe reazioni anche nell'apparato genitale femminile: questo comporta il rischio di dare luogo a quel fenomeno "ping pong" nella coppia nel quale l'uomo e donna si "passano" frequentemente infezioni o infiammazioni; inoltre, il glande coperto può determinare una diminuita sensibilità durante il rapporto e le modificazioni di volume del pene in erezione possono essere la causa di piccole ferite e abrasioni dolorose. Questi stati possono tra l'altro favorire una risposta eiaculatoria più precoce con ulteriore disagio nel maschio e nella intimità di coppia. Una evenienza più seria è rappresentata dalla parafimosi, ovvero quella condizione nella quale il prepuzio stretto, una volta sceso al di sotto della base del glande, nel cosiddetto solco balano-prepuziale, determina un vero e proprio rapido strozzamento che tende a peggiorare in modo progressivo. È questa l'unica circostanza che richiede un'immediata soluzione chirurgica.

  • Come può essere curata?

    La soluzione della condizione fimotica richiede nella maggior parte dei casi un modesto intervento chirurgico che prevede l'asportazione completa (circoncisione) o parziale (postectomia) del prepuzio. Comunemente eseguite in anestesia locale, nel primo caso il vantaggio della completa e definitiva risoluzione si associa allo svantaggio di lasciare il glande completamente scoperto; nel secondo caso, l'escissione si limita al solo anello ristretto, ma è consentito solo se il resto della pelle è sufficientemente ampio.
    La terapia medica eseguita con pomate antibiotiche o antinfiammatorie, di solito è ristretta alla sola gestione della fase acuta e può migliorare o rallentare il processo di restringimento, ma non è in grado di solito di rimuovere la condizione.
    Il piccolo intervento, eseguito in regime ambulatoriale o di Day Surgery, ha un decorso generalmente molto tranquillo e senza particolari disturbi. I punti cadono da soli in 10-12 giorni e la guarigione è di solito completata nel giro di 3-4 settimane.