Che cosa è il criptorchidismo?
Il termine viene dal greco e significa testicolo nascosto. In realtà quando il testicolo non è presente nel sacco scrotale è nella maggior parte dei casi, palpabile nella regione inguinale e quindi si preferisce oggi parlare di testicolo non disceso. È stato dimostrato che l'uomo è responsabile dell'infertilità di coppia per oltre la metà dei casi e la mancata discesa della gonade maschile rientra tra le cause, anche se non la più frequente, dei difetti riproduttivi. Infatti, se il difetto di migrazione del testicolo è presente da un solo lato, di gran lunga la condizione più frequente, la correzione chirurgica praticata nell'età considerata ideale per la soluzione del problema, non vi sarà una significativa riduzione della fertilità rispetto a quella considerata normale per i bambini nati con entrambe le gonadi discese.
Quali sono le cause della mancata discesa del testicolo?
Il testicolo è il solo organo che si sviluppa in una sede e alla fine della gravidanza si troverà lontano da questa dopo un lungo cammino. I testicoli dei mammiferi si trovano fuori dell'addome ben discesi nel sacco scrotale perché solo a questo livello trovano l'ambiente ideale per il loro normale sviluppo. La teoria più accreditata è che il testicolo debba permanere in un ambiente la cui temperatura sia inferiore a quella corporea di circa 2 gradi. Il lungo percorso per attraversare l'addome, superare il canale inguinale, emergere da questo e collocarsi nella parte più bassa del sacco scrotale è condizionato da un complesso meccanismo ormonale, cui partecipa la stessa gonade maschile stimolata dagli ormoni che sono prodotti dalla placenta. Anche se la migrazione del testicolo non è stata ancora definita in tutti i particolari sembra che il passaggio della gonade attraverso l'addome del feto avvenga grazie ad un ormone, l'ormone antimulleriano, lo stesso che determina la scomparsa delle strutture anatomiche che condividiamo con il sesso femminile nella vita embrionaria, prodotto da elementi cellulari del testicolo chiamate cellule di Sertoli. Il tragitto inguinale e scrotale è invece condizionato dal testosterone che è secreto da un altro tipo di cellule presenti nel testicolo: le cellule di Leydig. Un meccanismo tanto complesso può "incepparsi" in qualsiasi momento, o per un deficit di produzione degli ormoni o perché il testicolo si dirige verso un errato percorso (in questo caso si parla di ectopia testicolare). La mancata discesa del testicolo avviene in circa il 2-3% dei neonati. A 3 mesi di vita, limite che si sposta a 6 mesi nei prematuri, ogni possibile migrazione post-natale del testicolo non è più possibile. L'incidenza finale della ritenzione testicolare dorebbe essere intorno a 1 o 2 casi ogni 100 bambini e naturalmente sarà maggiore quanto più anticipata è la nascita rispetto al termine normale della gravidanza.
Quanto è opportuno procedere nella correzione del criptorchidismo?
E' stato dimostrato che dai 6 mesi di vita le cellule germinali primitive (i gonociti) iniziano la trasformazione verso elementi più maturi che un giorno diventeranno gli spermatozoi. La correzione precoce del criptorchidismo è quindi il presupposto per mantenere una quantità futura di elementi idonei alla riproduzione e nello stesso tempo ridurre la persistenza di quelli immaturi che potrebbero aumentare il rischio di trasformazione rumorale. In realtà questa complicazione è molto rara e interessa soprattutto i testicoli rimasti nella cavità addominale, il criptorchidismo associato ai difetti del pene (ipospadia) o presente nelle sindromi da alterata differencazione sessuale (una volta si parlava di "genitali ambigui"). I vantaggi dell'intervento precoce (entro l'anno di vita) non sono solo funzionali. Infatti l'anatomia del bacino nell'infanzia rende più semplice l'intervento chirurgico di orchidopessia per la minore distanza tra la sede della ritenzione e lo scroto. Da non sottovalutare anche il minore impatto psicologico del ricovero e dell'intervento se praticati nel primo anno di vita. Da sottolineare che è da anni dimostrato che la terapia medica ormonale non ha nessun effetto sul testicolo non disceso ed è anche dubbio che possa avere quello "rivitalizzante" un tempo suggerita dopo l'intervento.
Intervento di orchiopessia
Nella maggior parte dei casi si tratta di una chirurgia di routine, molto simile all'intervento di correzione dell'ernia inguinale, praticabile in regime di Day Surgery, con anestesia senza intubazione associata ad anestesia locale per ridurre il dolore postoperatorio. Solo in caso di testicolo non palpabile, sempre che l'esame obiettivo del bambino non faccia sospettare che la non palpabilità possa dipendere da un'atrofia prenatale, esito di una torsione del cordone spermatico che di solito avviene con il testicolo che ha già raggiunto la sede scrotale, si può ricorrere alla laparoscopia per la definizione diagnostica e per un'eventuale alternativa all'intervento di orchidopessia standard. Si tratta di una condizione molto rara ma se il testicolo è molto alto e i suoi vasi particolarmente brevi non è possibile abbassarlo nello scroto con la tecnica standard e si deve procedere a interventi a stadi. Il primo tempo consiste nella sezione dei vasi sanguigni del testicolo per abbassarlo successivamente quando la sua vitalità potrà essere garantita dai vasi sanguigni che accompagnano il canale deferente.