"Contro le mutilazioni genitali
femminili la Toscana è pronta a mettere in campo ulteriori
strumenti di prevenzione ed assistenza e rafforzare un impegno
oramai quasi ventennale attivo fin dal 2006". Lo sottolinea
l'assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, in occasione
della Giornata mondiale contro tali mutilazioni che ricorre
ogni. "Purtroppo - si sofferma - questa forma di violenza
colpisce ancora oggi numerose donne e bambine nel mondo mettendo
a rischio la loro salute fisica e mentale".
Per l'Organizzazione mondiale della sanità sono 200 milioni
le donne che le hanno subite, con tre milioni di ragazze ogni
anno a rischia per questa pratica più diffusa in alcuni paesi -
come Egitto, Yemen e Nigeria, ad esempio - mentre in Italia c'è
una forte intensificazione dei programmi di prevenzione e
formazione di operatori e professionisti a seguito del grande
afflusso nel 2011 di rifugiati provenienti dall'Africa.
In Toscana, rispetto ad altre regioni, si spiega, "non solo nel
tempo sono stati attivati protocolli di intervento per la
prevenzione e la presa in cura o per il collegamento con la rete
anti-violenza (per le donne e le ragazze che volessero sottrarsi
alla pratica imposta), ma esiste una procedura specifica per la
sorveglianza e per la negoziazione di alternative".
Novità per la presa in carico e la cura arriveranno, si
spiega anocra, con il riordino della rete clinica e
l'individuazione del centro di terzo livello presso l'Azienda
ospedaliero universitaria pisana. In ogni Asl ci saranno
consultori dedicati, con personale e procedure specifiche, anche
per la segnalazione dei casi ai servizi sociali e alla procura a
seconda delle competenze. Il primo accesso potrà comunque
avvenire anche attraverso un qualsiasi consultorio, non
necessariamente dedicato. Uno snodo e novità importante sarà il
coinvolgimento e l'aggiornamento dei medici di medicina generale
e della pediatria di famiglia. E' allo studio anche un percorso
terapeutico specifico per l'integrazione dei servizi della rete
e l'interazione dei professionisti, proposto dall'Organismo di
governo clinico della Regione e dalla Commissione regionale Pari
opportunità del Consiglio.c2b90d
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