Dopo l'appello social di Fedez
sulla carenza dei farmaci a base di enzimi pancreatici dal
quotidiano piacentino Libertà arriva una storia di generosità:
dalle colonne del giornale un paziente di Grazzano Visconti che
da molti anni vive senza pancreas nei giorni scorsi aveva
scritto dicendo di esserne rimasto senza. Oggi il "lieto" fine:
un ex militare che ha di recente perso sua moglie ha donato i
farmaci della consorte al paziente che ne aveva bisogno.
L'appello su Libertà era stato lanciato da Gigi Ghia,
paziente che da molti anni utilizza il farmaco Creon
recentemente contingentato - quindi razionalizzato - fino al
dicembre 2025. Ieri mattina alle 8 il colonnello Giovanni
Fuochi, ex comandante dell'aeroporto di San Damiano, letto
l'articolo ha contattato la redazione spiegando che la moglie
Giovanna, scomparsa pochi mesi fa per una ischemia intestinale,
fu operata di carcinoma maligno e fu pancreatomizzata. È vissuta
per 17 anni senza ulteriori conseguenze proprio grazie al Creon.
"La sua scomparsa è stata improvvisa e mi sono ritrovato con
un'ingente scorta di quel farmaco ancora sigillata" ha spiegato
il militare che, trovato il contatto, ha consegnato tutto già
prima di mezzogiorno al signor Ghia.
"Mi sento già un suo amico. La giornata è cambiata. Vi
ringrazio perché mi avete dato la possibilità di fare qualcosa
di giusto". Alla redazione di Libertà ieri sono giunte anche
altre chiamate di persone che offrivano aiuto: "Il mio medico mi
aveva prescritto questo farmaco, ma per un problema a mio avviso
troppo leggero. Quando sono arrivata a casa, non me la sono
sentita di prenderlo e l'ho lasciato così com'era. Scade nel
2025. Se a qualcuno dovesse servire ce l'ho". Lo stesso primario
di Gastroenterologia a Piacenza Giovanni Aragona aveva invitato
chi non ha bisogno del Creon - e quindi lo usa ad esempio per la
digestione o un po' di irritazione - a lasciarlo a chi invece lo
utilizza quotidianamente perché in lotta con la fibrosi cistica,
una forma di pancreatite cronica, o il tumore al pancreas.
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