Schillaci, sempre meno persone seguono la dieta mediterranea

Il ministro: "pesano i ritmi e gli stili di vita"


"Si registra una diminuzione del numero di persone che seguono le diete tradizionali salutari.
    Una percentuale minoritaria della popolazione segue i principi della dieta mediterranea, senza significative differenze tra regioni e lo stato socio-economico della popolazione". Sono le parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci, pronunciate durante il vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite, organizzato dalla Fao a Roma.
    Questo è vero anche in Italia, nonostante il nostro Paese "goda di una filiera agroalimentare di qualità che offre tutti i nutrienti della dieta mediterranea", ha sottolineato Schillaci, intervenendo proprio durante la sessione dedicata alla dieta mediterranea.
    Le cause di questo fenomeno, ha precisato il ministro, "vanno cercate nel cambiamento dei ritmi degli stili di vita, che riducono il tempo a disposizione per consumare i pasti insieme agli altri e per la preparazione di piatti, che hanno tempi più lunghi di manipolazione e cottura".
    L'invito è quindi a "impegnarsi tutti a favore del recupero e della diffusione delle diete tradizionali salutari". Il nostro obiettivo dovrebbe essere in primo luogo puntare sull'educazione alimentare con iniziative mirate. In questo senso il ministero ha già iniziato investire su progetti di educazione e informazione sia nelle scuole in Italia che nelle scuole italiane all'estero".
    Anche la cooperazione internazionale, per il ministro, rappresenta una chiave di successo. Da questo punto di vista, ha concluso, "sono importanti iniziative per lo scambio di best practices per promuovere diete tradizionali, incluso il contrasto all'informazione falsa o imprecisa, che deve essere osteggiata per scongiurare abitudini alimentari inadeguate".
   
   

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