Nell'ospedale Giovanni Paolo II di
Olbia è stata introdotta una modalità di analgesia in travaglio
di parto. La Asl Gallura, prima in Sardegna, potrà contare su un
metodo di contrasto al dolore basato sulla somministrazione di
una miscela di protossido d'azoto e ossigeno. Un'attività che si
è resa possibile grazie alla collaborazione tra le strutture
complesse di Ostetricia e Ginecologia e di Anestesia e
Rianimazione.
"Abbiamo cominciato a fine giugno e già 12 pazienti hanno
usufruito di questo servizio, con ottimi risultati e tanta
soddisfazione da parte loro per aver riscontrato un'importante
attenuazione del dolore in fase di travaglio - sottolinea il
direttore dell'unità operativa di Ostetricia e Ginecologia,
Giangavino Peppi - Stiamo facendo da apripista in Sardegna anche
grazie alla collaborazione fra la nostra unità operativa e
quella di Anestesia e Rianimazione".
"La miscela anestetica - spiega il direttore della struttura
complessa di Anestesia e Rianimazione, Roberto Passaro -
determina un'analgesia dovuta all'innalzamento della soglia del
dolore nella fase delle doglie. È una somministrazione che
potremmo definire on demand: nel momento della contrazione la
paziente attiva una valvola che rilascia la sostanza, senza
nessuna dispersione nell'ambiente. È la donna stessa, quindi, a
decidere se e quando riceverla, inspirando dalla maschera. Il
sistema viene già utilizzato da tempo in altre realtà d'Italia.
Non provoca effetti collaterali, non è invasivo ed è usato anche
in altre discipline".
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