(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Arriva un nuovo farmaco contro la
leucemia mieloide cronica, tumore raro del sangue con cui
convivono quasi 9.000 italiani. Nonostante i progressi
terapeutici, infatti, molti pazienti sono costretti a cambiare
terapia perché sviluppano intolleranza o resistenza. Pe
rispondere ai loro bisogni è rimborsato anche in Italia
asciminib: capostipite di una nuova generazione di farmaci, i
cosiddetti Stamp inibitor, grazie al suo particolare meccanismo
di azione, è in grado di arrestare la progressione delle cellule
tumorali in maniera altamente efficace e tollerabile.
La Leucemia Mieloide Cronica è causata dalla proliferazione
incontrollata delle cellule staminali del midollo osseo e gli
inibitori tirosin-chinasici sono i farmaci usati per il
trattamento. Asciminib è indicato per i pazienti affetti da
leucemia mieloide cronica con cromosoma Philadelphia positivo in
fase cronica con resistenza o intolleranza ad almeno due
precedenti inibitori tirosin-chinasici. "Ancora oggi molti
pazienti in seconda linea sviluppano resistenza o intolleranza
alla terapia. In questo scenario, è importante mettere a
disposizione nuove opzioni terapeutiche in terza linea,
efficaci, ben tollerate e capaci di garantire una buona qualità
di vita. Questo - commenta Fabrizio Pane, professore ordinario,
Università Federico II di Napoli - è molto importante per chi
convive con la Leucemia Mieloide Cronica".
"A differenza degli altri inibitori della tirosin-chinasi -
spiega Fausto Castagnetti, professore associato, Università di
Bologna - il nuovo farmaco si lega in maniera altamente
specifica alla tirosin-chinasi BCR-ABL1, l'interruttore che
accende la malattia. Pertanto, risulta un trattamento efficace e
con un buon profilo di tollerabilità: questo è un aspetto molto
importante visti i rischi a cui possono essere esposti i
pazienti a causa dei lunghi anni di trattamento e della
frequente presenza di altre comorbidità". (ANSA).
Arriva un nuovo farmaco contro la leucemia mieloide cronica
Rivolto a pazienti con resistenza alle terapie di seconda linea
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